Nucleo Etico per la pratica clinica (NEPC)

Chi siamo
Il Nucleo etico per la pratica clinica (NEPC) dell’Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale (ASUFC) è un organismo indipendente, costituito da personale sanitario e non sanitario, compresi rappresentanti dei Cittadini, ed è nominato formalmente dal Direttore Generale *.
* ultimo decreto di nomina n°1214 del 03/11/2023.
Le finalità specifiche
- lo sviluppo di una cultura e di una pratica clinica centrate sulla persona e sui suoi bisogni;
- la promozione di attività di formazione miranti all’acquisizione di competenze e di sensibilità etiche da parte dei professionisti coinvolti nella pratica clinica;
- la consulenza su problematiche etiche con particolare riguardo a: individuazione e soluzione dei conflitti etici emergenti in ambito sanitario-sociosanitario e assistenziale; supporto tecnico-scientifico alla Direzione Aziendale in merito alla eticità delle scelte in tema di trattamento e assistenza sanitaria e sociosanitaria; risvolti etici dell’organizzazione dei Servizi; allocazione delle risorse;
- la ricerca sui temi dell’etica clinica.
L'indipendenza del NEPC è garantita:
- dalla mancanza di subordinazione gerarchica nei confronti delle strutture ASUFC;
- dall’assenza di rapporti gerarchici con altri Nuclei Etici;
- dalla presenza nel NEPC anche di persone non dipendenti di ASUFC, compresi i rappresentanti dei Cittadini.
Il NEPC si ispira al rispetto della dignità, della vita, dell’identità, dell’integrità e dell’autonomia della persona secondo i principi della Costituzione della Repubblica Italiana, della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea, della Convenzione di Oviedo, della Dichiarazione Universale sulla Bioetica e i Diritti Umani dell’UNESCO e delle altre Raccomandazioni degli Organismi Internazionali rilevanti per la bioetica e dei Codici di Deontologia delle Professioni Socio-Sanitarie.*
* Il NEPC opera in conformità alle normative vigenti ed in particolare alle Disposizioni in materia di istituzione e funzionamento dei Comitati Etici, alle Raccomandazioni del Comitato Nazionale per la Bioetica e alla Delibera della Giunta Regionale 22.01.2016, n° 73 “Istituzione del Comitato regionale per la sperimentazione clinica. Allegato: Indirizzi per la costituzione e il funzionamento dei nuclei etici per la pratica clinica”.
Cosa facciamo: ambiti di competenza e funzioni
Le funzioni del NEPC sono 4:
1. Funzione consultiva sui casi clinici
Al NEPC può essere richiesto un parere in merito a singoli casi da parte dell’equipe clinico-assistenziale o da parte di Cittadini residenti nel territorio dell’Azienda. Il NEPC può pronunciarsi approfondendo le questioni etiche che ciascuno dei casi è suscettibile di sollevare. L’analisi etica di casi clinici particolarmente impegnativi ha la finalità di offrire agli operatori sanitari e all’istituzione sanitaria i fondamenti necessari a garantire che le decisioni adottate nella definizione del percorso di cura siano eticamente giustificate. Le valutazioni possono comprendere anche la rimodulazione dei trattamenti nel fine vita, consenso informato e disposizioni anticipate di trattamento o richiesta di suicidio assistito. È data facoltà al Presidente di coinvolgere i Gruppi di lavoro per l’Etica nella Pratica Clinica (d’ora in poi GrLEPC) per l’analisi etica di casi clinici di minor complessità, afferenti ai territori di azione dei GrLEPC.
2. Redazione e revisione di raccomandazioni e linee di orientamento di carattere etico
Il NEPC può affrontare, autonomamente o su specifica istanza, questioni sulle quali si registrino incertezze o rispetto alle quali non risultino maturati, in letteratura, orientamenti condivisi, formulando raccomandazioni e sviluppando linee di orientamento etico, motivate e sostenibili pubblicamente.
In tale attività, caratterizzata dall’approccio interdisciplinare, possono essere coinvolti rappresentanti dei contesti clinici di riferimento e di altri contesti disciplinari attinenti alle questioni affrontate al fine di garantire che le raccomandazioni e le linee di orientamento si basino su specifiche conoscenze del settore.
3. Formazione bioetica e sensibilizzazione del personale e della popolazione
La formazione bioetica è rivolta ai membri stessi del NEPC, ai professionisti sociali e sanitari e alla cittadinanza in generale al fine di stimolare la sensibilità e di favorire la comprensione intorno alle implicazioni etiche delle attività di cura.
4. Contributi ala riflessione sul tema della allocazione e dell'impegno delle risorse
Costituisce un ambito di riflessione etica del NEPC l’appropriata ed equa allocazione delle risorse dell’Azienda, nonché la valutazione del loro impiego. L’autorità del NEPC è unicamente morale e i suoi compiti sono di fornire agli interessati guida e consulenza.
Come contattarci
Per richiedere un parere al NEPC è necessario inviare all’indirizzo PEC Aziendale
una e-mail o PEC con oggetto: “Nucleo Etico per la Pratica Clinica – Richiesta parere” contenente in allegato il modulo di richiesta del parere (Allegato 1) debitamente compilato e firmato.
La richiesta protocollata sarà inviata al NEPC e al richiedente dalla Segreteria della Direzione Sanitaria.
Il richiedente verrà contattato ai recapiti forniti all’interno del modulo di richiesta (Allegato 1) da un componente del NEPC per l’approfondimento del caso.
La richiesta sarà presa in carico e il caso analizzato alla prima seduta ordinaria utile del NEPC oppure ad una seduta straordinaria in base all’urgenza dichiarata nel modulo (Allegato 1) e a una valutazione preliminare della richiesta stessa.
Il parere sarà redatto in forma scritta e riporterà la menzione dell’adozione consensuale o a maggioranza. Nel secondo caso l’atto può essere integrato da opinioni dissenzienti.
Il parere formulato dal NEPC è protocollato ed inviato al richiedente all’indirizzo mail o PEC da cui è stata ricevuta la richiesta (se non indicato diversamente all’interno del modulo – Allegato 1).
In caso di richiesta effettuata da dipendenti ASUFC per soggetti inseriti in percorsi di cura, la persona interessata deve esserne informata. Copia del modulo di richiesta (Allegato 1) e documentazione riportante il numero di protocollo ad essa attribuito dovranno essere inseriti nella documentazione sanitaria dell’assistito. Il NEPC inviterà i clinici richiedenti a inserire anche il parere formulato nella cartella clinica/documentazione sanitaria del paziente.
I pareri non saranno oggetto di accesso agli atti da parte di terzi.
Il NEPC potrà chiedere di conoscere se il parere formulato sia stato accolto, come si sia evoluto il caso analizzato e quale sia il livello di soddisfazione delle parti interessate.
L’attività del NEPC si svolge nel rispetto delle normative in materia di dati personali volte a tutelare i diritti fondamentali dell’interessato (Regolamento Generale sulla protezione dei dati 679/2016/UE, Codice in materia di protezione dei dati personali, D.lgs. 196/2003 e ss.mm.ii. nonché Provvedimenti e Autorizzazioni dell’Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali.
I membri del NEPC sono nominati dall’ASUFC autorizzati al trattamento dei dati personali ai sensi dell’art. 2- quaterdecies del D.lgs. 196/2003.