La donazione del sangue cordonale
Gentili futuri genitori,
state per accogliere il dono di una nuova vita. Questo momento, così importante, si accompagna alla possibilità di donare il sangue del cordone ombelicale al momento del parto. Questo sangue donato può essere utilizzato per curare soprattutto bambini affetti da malattie ematologiche.
Il sangue cordonale
Il sangue cordonale è il sangue che resta nei vasi cordonali e placentari dopo che il cordone ombelicale del neonato è stato reciso. Questo sangue, ricco di cellule staminali emopoietiche, può essere raccolto, conservato e donato; in caso contrario viene smaltito insieme alla placenta.
Le cellule staminali emopoietiche del sangue cordonale sono oggetto di studi e ricerche che ne hanno ampiamente dimostrato la capacità di generare le cellule del sangue (globuli rossi, globuli bianchi e piastrine), simili a quelle del midollo osseo e sono utilizzate per curare persone, principalmente bambini, affette da malattie tumorali del sangue, come la leucemia, i linfomi (tumori del sistema linfatico), patologie non tumorali come la talassemia (malattia ereditaria del sangue), l’aplasia midollare (mancata produzione delle cellule del sangue) e le immunodeficienze congenite (malfunzionamenti del sistema immunitario che causano una maggiore predisposizione alle infezioni fin dalla nascita).
Per queste ragioni l’ASUFC sostiene da diversi anni la donazione del sangue cordonale.
La donazione
Il sangue da cordone ombelicale è donato per essere messo a disposizione della collettività. La donazione è volontaria, gratuita e anonima. La donazione del sangue cordonale non comporta rischi per la madre e per il bambino.
La raccolta e la conservazione non comportano alcun onere per la donatrice e per la famiglia.
La procedura
La raccolta del sangue cordonale si effettua durante il parto, dopo la nascita del neonato, e può avvenire sia in caso di parto spontaneo sia in caso di taglio cesareo. Il prelievo avviene dopo che il cordone ombelicale è stato clampato, mediante tecnica sterile con ago collegato a un’apposita sacca dedicata.
La madre si impegna inoltre a rendersi disponibile per un prelievo di sangue al momento del parto e dopo 6-12 mesi dall’avvenuta donazione, necessario per escludere malattie infettive in atto o in incubazione.
Raccolta allogenica
L’Azienda invia ciascuna unità di sangue cordonale raccolta in sala parto alla Banca del Sangue del Cordone Ombelicale di Padova, dove viene sottoposta ad una serie di controlli specifici per verificarne l’idoneità alla conservazione e definirne le caratteristiche immunologiche utili a stabilire la compatibilità fra donatore e ricevente.
I dati relativi alle unità cordonali conservate nella banca sono poi trasmessi al Registro Internazionale dei Donatori di Midollo Osseo, rendendo così disponibili le unità in tutto il mondo.
In Italia, le banche di sangue cordonale, istituite esclusivamente all’interno di strutture pubbliche, svolgono la loro attività in base a standard di qualità e sicurezza definiti a livello nazionale e internazionale. La rete nazionale italiana è attualmente composta da 18 banche, distribuite su tutto il territorio nazionale, ed è coordinata a livello centrale dal Centro Nazionale Sangue in collaborazione con il Centro Nazionale Trapianti.
Raccolta dedicata
In Italia è consentita la conservazione del sangue del cordone ombelicale per uso autologo (donazione dedicata), ossia personale, solo nei casi in cui sia presente tra i consanguinei del nascituro una patologia per la quale è riconosciuto clinicamente valido e appropriato l’utilizzo terapeutico delle cellule staminali del sangue da cordone ombelicale (elenco riportato nell’allegato al Decreto ministeriale 18 novembre 2009, periodicamente aggiornato). In tale caso le cellule staminali sono raccolte con le stesse modalità della raccolta allogenica e conservate gratuitamente nelle banche italiane.
Come fare
Consenso
Chi intende donare il sangue placentare deve dare il proprio consenso firmando un apposito modulo di intento alla donazione. Questo può avvenire in qualsiasi momento prima del parto e comunque prima del travaglio.
Anamnesi
Come i donatori di sangue, i donatori dovranno sottoporsi a un’intervista per raccogliere la storia clinica personale e familiare (questionario anamnestico), per escludere il rischio di trasmissione di malattie infettive o ereditarie. Il questionario deve essere compilato sotto la guida di un operatore sanitario (ginecologo, ostetrica) e controllato al momento della raccolta.
Chi contattare
Per la donazione allogenica e dedicata:
- Ginecologi ed Ostetriche presso la Clinica di Ostetricia e Ginecologia (Segreteria: 0432 559695) ed i Consultori di riferimento
Raccolta autologa
Sebbene l’attività di conservazione a uso autologo presenti rilevanti incertezze scientifiche relative alla capacità di soddisfare eventuali esigenze terapeutiche future, è consentito esportare a proprie spese verso una struttura estera il sangue di cordone ombelicale prelevato al momento della nascita del proprio figlio e conservarlo a uso personale. Gli interessati devono richiedere specifica autorizzazione, previo counseling di secondo livello, per l’esportazione del campione di sangue del cordone ombelicale e/o tessuti embrionali per uso autologo in una banca estera.
Per la raccolta autologa contattare:
- Direzione Medica di Presidio (0432 552203-05): per appuntamento per colloquio per counseling di secondo livello a cura di Direzione Medica di Presidio, Centro Regionale Trapianti, Medicina Trasfusionale Area Vasta