FAQ - Domande e risposte

Accesso e contatti

Se sono seguita in gravidanza presso gli ambulatori di un altro Punto Nascita o da un ginecologo/ostetrica esterni, posso comunque partorire nella vostra Struttura?
Sì, non è necessario essere seguiti negli ambulatori della Struttura di Ginecologia ed Ostetricia o in libera professione intramoenia (nella nostra struttura) da un ginecologo, per partorire nel nostro Punto Nascita. 

Per accedere alla struttura in caso di necessità devo passare dal Pronto Soccorso Generale?
No, non è necessario recarsi al Pronto Soccorso generale. In caso di problematiche ostetriche potrà accedere direttamente ai nostri ambulatori ad accesso diretto senza passare dal Pronto Soccorso generale.
Dovrà recarsi al padiglione 6 al sesto piano (reparto di Ginecologia per effettuare il triage – percorso delineato nella seguente domanda/risposta).
È importante portare con sé tutta la documentazione della gravidanza (referti delle visite, ecografie, esami ematochimici).

Dove si trovano le strutture a cui far riferimento in gravidanza e come posso contattarvi? 

Le strutture di Ginecologia e di Ostetricia si trovano presso il padiglione 6.
Al 1° piano sono ubicati gli ambulatori di gravidanza a basso / medio / alto rischio ostetrico, l’ambulatorio di gravidanza a termine, gli ambulatori di ecografia e l’ambulatorio di cardiotocografia (per quest’ultimo servizio il numero di riferimento è 0432559638). 
Il numero della segreteria da contattare per le prenotazioni è lo 0432559695 dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 13.30.
Al 6° piano si trova l’ambulatorio di accesso diretto Ostetrico-Ginecologico dove viene effettuato il triage clinico – epidemiologico (ed eventualmente il tampone antigenico per la ricerca di Sars-Covid 19). Il triage viene eseguito h24, in orario diurno (8-20) vi è sempre presente un operatore allo sportello coadiuvato da un altro presente negli ambulatori; in orario notturno (20-8) l’operatore viene chiamato suonando il campanello posto fuori dalla degenza della Ginecologia.
Al 6° piano vengono accolte le donne in gravidanza fino alla 23 settimana gestazionale. Il numero di riferimento è 0432559653.
Al 7° piano si trova il reparto di Ostetricia, dove accogliamo le donne dalla 23 settimana a termine di gravidanza. Il numero di riferimento per informazioni o chiarimenti attivo 24h/24 è 0432559699.
All’8° piano si trova il blocco operatorio ostetrico – ginecologico. 

C’è la possibilità di avere un contatto prima del parto con la Struttura?
Sì, sia per le gestanti seguite presso i nostri ambulatori che per quelle seguite esternamente c’è la possibilità di accedere alla Struttura previo appuntamento, chiamando la segreteria ambulatoriale allo 0432559695, per la presa in carico presso l’ambulatorio di gravidanza a termine. In quell’occasione l’ostetrica e il medico la informeranno sulle varie procedure e risponderanno alle sue domande.
Inoltre c’è anche la possibilità di visitare il reparto: le consigliamo di contattare prima la Struttura allo 0432559699 per accordarsi sulle tempistiche di accesso.

Misure anti-Covid

Quali misure per la prevenzione Sars-Covid vengono attuate?
Tutte le donne che accedono alla nostra Struttura verranno sottoposte a tampone naso – faringeo ricerca SARS-CoV-2 antigenico rapido e successivamente a tampone molecolare in caso di ricovero o periodo di osservazione. 
In caso di ricovero programmato (ad esempio per induzione medica del travaglio di parto o taglio cesareo) verrà eseguito nella giornata precedente un tampone molecolare.
Le stanze di degenza del reparto di ostetricia sono dedicate alle donne con tampone negativo.
In caso di positività le pazienti resteranno al 7° piano solo per il travaglio, il parto ed il post-partum, in una sala parto dedicata. Successivamente verrà trasferita, assieme al neonato, nell’area Covid al 6° piano.

 

Cosa mettere in valigia?

Per il neonato consigliamo un cambio di vestiti al giorno:

Estate Primavera o autunno Inverno

Tutine sgambate

Body o magliette di cotone manica corta / senza manica

Calzini

Copertina

Tutine o completini di cotone / ciniglia

Body o magliette di cotone a manica corta

Calzini

Copertina

Tutine o completini di ciniglia / cotone felpato / lana

Body o magliette di cotone a manica corta

Calzini

Copertina

Nel caso si preveda la nascita di un neonato di basso peso è consigliabile portare qualche cambio in più con completini in cotone felpato / lana e cuffietta di lana in qualsiasi stagione.

Suggeriamo inoltre di portare un pettinino e una limetta di carta per unghie per il vostro bambino.

Per il primo cambio di vestitini vi sconsigliamo l’uso di capi a voi cari, in quanto il primo bagnetto verrà proposto dopo le 24 ore.

Per la mamma consigliamo:

  • Biancheria personale
  • Mutandine monouso di rete elastica
  • Vestaglia
  • Necessario per la toeletta
  • Ciabatte
  • Asciugamani

 

Da evitare l’acquisto di paracapezzoli, ciucci, biberon e tettarelle.

Per il rientro a casa consigliamo:

  • Abbigliamento adeguato del neonato per l’uscita dall’ospedale
  • Seggiolino o navicella omologata per trasporto in auto

 

Per la cura del moncone ombelicale del neonato:
Tenere pulita la zona intorno al moncone e asciugare bene, la mattina, alla spugnatura, pulire con acqua senza bagnare abbondantemente, asciugare poi con cura.
 

Per l’igiene del neonato:
Prodotti per la pulizia del corpo e pannolini.
Le consigliamo di preparare la valigia con largo anticipo (già a 34-35settimane di gestazione) e di tenerla in macchina così chi l’accompagna potrà portargliela in caso di ricovero senza dover tornare a casa.

Devo portare ciucci e biberon?
No, l’utilizzo di ciucci e biberon è sconsigliato per non interferire con l’avvio dell’allattamento. In caso di necessità saranno forniti dall’ospedale durante la degenza.

Devo portare il paracapezzolo?
No, valuteremo assieme se si dovesse rendere necessario il suo utilizzo.

C’è la possibilità di stare in stanza da sola? Da quanti posti letto sono le stanze?

Esiste la possibilità di stare in stanza da sole con il pagamento di una quota per l’albergaggio. 
Tuttavia, anche se assegnata una stanza singola, in caso di necessità della Struttura, l’albergaggio può essere revocato.
Le nostre stanze di degenza hanno 2 posti letto con bagno. 

Il modulo compilato andrà consegnato al reparto, che verificherà la reale disponibilità della stanza singola, nel momento del ricovero.

  • Modulo  [pdf - 203,03 KB] (il link apre una nuova finestra)

Il travaglio e il parto

Cosa mi devo aspettare quando mi dicono che sarò indotta?
L’induzione medica al travaglio viene eseguita strettamente per indicazioni cliniche per cui è necessario anticipare la nascita. L’induzione viene programmata con anticipo e il giorno prima si esegue il tampone nasofaringeo ricerca SARS-CoV-2 molecolare. 
Al momento dell’ingresso in reparto, la futura mamma sarà accolta dal personale dell’ostetricia e avrà una stanza dedicata, si eseguono le procedure di ricovero (come il posizionamento dell’ago-cannula e l’esecuzione degli esami ematochimici). 
I medici ostetrico-ginecologi valuteranno la situazione clinica e decideranno la metodica di induzione più adatta, costruendo un percorso personalizzato. 
L’insorgenza del travaglio, di solito, avviene in maniera graduale, in quanto le modifiche indotte dai farmaci al collo dell’utero avvengono lentamente e mimano quanto avviene in natura durante i prodromi del travaglio che, come sappiamo, possono durare anche alcuni giorni. 
Durante l’induzione è importante cercare di mantenere un ritmo sonno veglia adeguato, mangiare ed idratarsi. 
Le ostetriche ed il medico eseguiranno costantemente dei controlli materno-fetali, per la sicurezza di entrambi. 

Il papà o una persona di fiducia possono assistere al travaglio e al parto?
Sì, il papà o la persona di fiducia da lei scelta potrà stare al suo fianco, previa esecuzione di un tampone antigenico rapido (circa 15 minuti). Da quel momento il papà /persona di fiducia assisterà al travaglio, al parto e starà con lei in reparto per le 2 ore del post-partum. 
Specifichiamo che l’ingresso è permesso solamente se la futura mamma ha un tampone nasofaringeo negativo.

Durante il travaglio e il parto, da chi sarò seguita?
L’ostetrica l’affiancherà per tutta la durata del travaglio e del parto. Importante è affidarsi a lei e a tutti i professionisti che lavorano nell’equipe (ginecologo/anestesista/neonatologo/infermiera del nido/personale di supporto).

Posso muovermi liberamente durante il travaglio e il parto?
Sìì assumere posizioni libere durante il travaglio e il parto favorisce la progressione del travaglio ed aiuta nella gestione del dolore.
L’ostetrica può consigliare varie posizioni da assumere, ma sarà lei a scegliere quella più confortevole e che le permetterà di trovare maggior giovamento compatibilmente con l’andamento del travaglio e del benessere fetale. Questo vale anche per la fase espulsiva e per il momento del parto in cui può assumere varie posizioni (ad esempio carponi, accovacciata, in piedi, supina, sul fianco...).

Posso bere e mangiare durante il travaglio?
Sì, durante il travaglio l’idratazione e l’alimentazione sono fondamentali: consigliamo di avere sempre dell’acqua con sé e di bere anche del the, caffè o soluzioni idrosaline e di fare piccoli spuntini (come cioccolatini, barrette energetiche…) che permettano a lei e al suo bambino di avere le energie necessarie per affrontare il travaglio ed il parto.

Posso partorire in acqua?
L’attuale Struttura non è dotata di vasca per il travaglio / parto in acqua, ma ci stiamo preparando per il nuovo reparto, dove saranno a disposizione delle future mamme una vasca, docce in travaglio, maggiore possibilità di movimento e privacy, nonché altre metodiche per l’analgesia non farmacologica. 
Ad oggi è possibile sfruttare la musico-terapia, la fitball, le posizioni antalgiche e l’aiuto dell’acqua utilizzando la doccia presente in reparto, con apposito sgabello.

Parto-analgesia

Nella vostra Struttura è possibile usufruire della parto-analgesia?
Sì, l’analgesia epidurale (o peridurale) è una tra le tecniche di controllo del dolore che la donna in travaglio può scegliere.
La sensazione dolorosa infatti varia in base a molti fattori (durata travaglio, utilizzo di farmaci per indurre o stimolare le contrazioni, posizione del bambino, presenza del partner…) e su di essa si può intervenire con metodi farmacologici e non farmacologici.
La parto-analgesia epidurale consiste nel posizionamento di un cateterino nella schiena (zona lombare) della donna, attraverso cui viene somministrata una combinazione a basso dosaggio di anestetico locale e oppioide (l’associazione di due farmaci consente di abbassare la quota di entrambi e aumentarne l’efficacia, riducendo la possibilità di effetti collaterali).
Presso la clinica di ostetrica è attiva dal 2003 h 24 una guardia anestesiologica dedicata all’assistenza delle donne ricoverate, che si occupa della parto-analgesia e dell’anestesia per il taglio cesareo. Nell’ultimo anno si sono avvalse dell’analgesia peridurale circa 450 donne.

Come faccio a prenotare la visita per parto-analgesia?
La visita può essere eseguita su richiesta materna presso l’ambulatorio di anestesia (pad 5 p al piano terra) previa prenotazione alla segreteria della Clinica di Ginecologia Ostetricia (primo piano pad 6 - 0432/559695 dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 13.30) oppure al momento del ricovero (solo per urgenze). Non serve presentare impegnativa, portare la documentazione della gravidanza ed eventuale altra documentazione sanitaria che la donna ritiene importante per chiarire eventuali patologie croniche. La visita è gratuita se si partorisce presso il punto nascita di Udine.
Se la donna è seguita dall’ambulatorio delle gravidanze a rischio la visita viene spesso indicata dal medico ginecologo per motivi di salute. In caso di taglio cesareo programmato la visita verrà programmata all’interno del percorso dedicato.
La visita anestesiologica è raccomandata per tutte le donne con patologie preesistenti o di nuova insorgenza (es. ipertensione, obesità…), per le gravidanze gemellari e per chi vuole fare un parto dopo un precedente taglio cesareo (chiedere al medico ginecologo).

Come viene eseguita la procedura per la parto-analgesia?
Prima di posizionare il cateterino il medico anestesista controlla la firma del consenso informato, i risultati degli esami (emocromo) e l’eventuale somministrazione di farmaci anticoagulanti (eparina). E’ previsto l’avvio di una flebo di liquidi in vena per la durata della procedura, poi l’idratazione deve continuare con l’assunzione di liquidi chiari (es non latte) per bocca.
La donna viene aiutata dell’ostetrica a mettersi seduta o distesa sul fianco sinistro, in posizione “fetale” in modo da esporre il più possibile la zona lombare della schiena. Durante la procedura è molto importante cercare di muoversi il meno possibile, anche durante la contrazione.
L’anestesista esegue la procedura sterilmente, disinfettando la cute e posizionando un telo, per cui la gravida non deve mettere le mani posteriormente.
Dopo aver fatto l’anestesia locale viene inserito il cateterino attraverso un ago, che poi viene rimosso. La procedura si conclude con il fissaggio del catetere alla schiena tramite cerotti e la sua durata complessiva può essere di 15-20 min.
Una volta somministrati i farmaci, il dolore inizia a ridursi progressivamente non prima di un altro quarto d’ora.
Ottenuto un controllo soddisfacente e simmetrico del dolore, le somministrazioni successive di farmaco possono essere eseguite dall’anestesista oppure tramite una pompa controllata dalla donna. Non è previsto l’annullamento completo del dolore soprattutto durante la fase espulsiva, quando la sensazione coinvolge la zona perineale. I bassi dosaggi dei farmaci sono sicuri per mamma e bambino e consentono i cambi di posizione (che devono essere frequenti), l’uso della palla, la deambulazione, la spinta e il parto nella posizione che si ritiene più confortevole.
Il cateterino correttamente posizionato permette anche l’eventuale esecuzione dell’anestesia per il taglio cesareo urgente solo modificando il quantitativo degli anestetici locali somministrati.

Quali sono le controindicazioni al posizionamento del cateterino per la parto-analgesia?

  • Alterazioni della coagulazione, basso numero di piastrine o somministrazione di eparina nelle 12-24h precedenti (dipende dal dosaggio)
  • Precedenti interventi chirurgici alla schiena o malattie che coinvolgano il sistema nervoso (valutati caso per caso)
  • Presenza di infezioni sulla cute della schiena
  • Presenza di estesi tatuaggi nella zona lombare (valutati caso per caso)
  • Mancanza di collaborazione materna durante la procedura (rischio di cefalea post puntura durale)

Quali possono essere gli effetti collaterali e le complicanze della parto-analgesia?
La tecnica è efficace e sicura, ma può essere gravata da complicanze.

  • Dopo alcuni minuti dalla somministrazione dei farmaci si può percepire senso di prurito o formicolio alle gambe che recede velocemente
  • Il cateterino è morbido e può capitare che durante l’inserimento non rimanga in posizione centrale nella schiena con conseguente asimmetria nel controllo del dolore (il problema viene risolto ritirando il catetere di 1 cm o riposizionandolo completamente)
  • Raramente si assiste a una riduzione della pressione arteriosa della mamma, trattata con farmaci e liquidi in vena. Per questo motivo è necessario posizionare il monitoraggio della pressione arteriosa quando si somministrano i farmaci e mantenerlo per circa 30 min
  • Maggiore utilizzo dell’ossitocina per regolarizzare le contrazioni e durata prolungata della fase delle spinte, che non dovrebbero iniziare se la donna non ne avverte il bisogno
  • Cefalea post puntura durale (nella nostra casistica 1/200-300 parto-analgesie): mal di testa molto forte dovuto a una lesione della dura madre (meningi) causato dell’ago durante il posizionamento del catetere, spesso a causa di movimenti non controllati della donna. Compare solo in posizione seduta o eretta, richiede l’assunzione di farmaci analgesici nel puerperio, può durare da 2-3 gg fino anche ad alcune settimane e comporta spesso il prolungamento del ricovero.
  • Altre complicanze molto rare, riportate dalla letteratura (ematomi, lesioni nervose, infezioni…), non si sono mai verificate presso il nostro centro dal 1993 ad oggi.

Degenza

Quanti giorni di degenza devo fare dopo il parto vaginale/taglio cesareo?
Dopo il parto vaginale spontaneo la dimissione avviene solitamente in 3a giornata, mentre dopo taglio cesareo in 4a giornata. In alcuni casi può essere valutata la dimissione a 48 h dalla nascita.
La dimissione deve essere concordata tra i vari professionisti che operano nella nostra Struttura in base alle condizioni materne e neonatali.

Da chi riceverò aiuto e sostegno durante la degenza?
Durante la degenza sarà assistita da molti professionisti: ostetriche, ginecologi, anestesisti, medici specialisti in formazione.
Oltre a questi professionisti sarà supportata da operatori socio sanitari e ausiliari la cui attività è indirizzata al soddisfacimento dei bisogni primari della persona, nel proprio ambito di competenza.
Per le cure neonatali e per l’allattamento al seno sarà supportata dai medici neonatologi, infermieri ed OSS della SOC Patologia Neonatale.
Nella nostra Struttura è presente anche una psicologa per le donne in difficoltà.

Posso ricevere visite durante la degenza?
Sì, può ricevere visite da parte della persona di fiducia da lei indicata, tuttavia, per questa informazione, può contattare direttamente il reparto (contatto telefonico: 0432559699), poiché a causa della pandemia COVID -19 i criteri di accesso potrebbero essere modificati in base all’evoluzione del quadro pandemico e le visite potrebbero essere limitate.

Contatto pelle a pelle/sangue cordonale

Viene eseguito il clampaggio tardivo del cordone ombelicale e il contatto pelle a pelle tra madre e bambino dopo la nascita?
Sì, seguendo le Linee Guida italiane e le evidenze scientifiche, rispettiamo l’adattamento del neonato alla vita extrauterina, effettuando la recisione tardiva del cordone ombelicale. Garantiamo la completa sicurezza della mamma e del neonato con la presenza del neonatologo, che esegue anche il primo controllo. Inoltre, è promosso il contatto pelle a pelle durante le prime due ore dalla nascita, contribuendo alla creazione del bonding (legame tra madre e bambino) e rispettando la triade madre, padre e neonato.
Anche in caso di positività Covid, viene garantito il clampaggio tardivo e il contatto pelle a pelle, se le condizioni di madre e neonato lo permettono.

Il contatto pelle a pelle viene garantito anche in caso di taglio cesareo?
Sì, il contatto pelle a pelle viene proposto al rientro della mamma dalla sala operatoria, se le condizioni di salute di madre e neonato lo permettono.

Se il contatto pelle a pelle non avviene subito dopo la nascita, perdiamo questa opportunità?
No, perché il contatto pelle a pelle verrà riproposto e recuperato appena possibile.

C’è la possibilità di donare il sangue cordonale?
Sì, la donazione solidaristica del cordone ombelicale è un servizio offerto dal nostro Punto Nascita, per effettuarla è necessario compilare in maniera adeguata l’apposita documentazione, che riguarda i dati sulla salute dei futuri genitori. Durante la gravidanza può richiedere informazioni e durante l’ultima visita, compilare insieme all’ostetrica la documentazione necessaria. Salvo controindicazioni anamnestiche e/o al momento del parto, è possibile eseguire la raccolta della sacca che verrà spedita alla Banca del Sangue Cordonale di Padova.
La raccolta, causa motivi di trasporto, viene eseguita dal sabato pomeriggio al venerdì mattina, non ha rischi per il nascituro e nemmeno per la mamma; ricordiamo che, spesso, per ottenere una sacca con un peso valido, è necessario recidere il funicolo entro il minuto di vita.
Per informazioni è possibile consultare il sito www.pdcbb.it.

Post parto

Potrò assistere al primo bagnetto di mio figlio?
Sì, il primo bagnetto viene posticipato dopo le 24 ore di vita del piccolo secondo quanto suggerito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
La mamma potrà eseguirlo all’interno del nido con il nostro supporto.

Nel vostro reparto è previsto il rooming-in?
Sì, il rooming-in, è una pratica consolidata. Vi sarà fornito tutto il materiale necessario per l’igiene del neonato che verrà effettuata in stanza di degenza.

Come faccio a sapere se il mio latte sarà nutriente e sufficiente per la buona crescita del mio bambino?
Il latte materno è l’alimento per eccellenza che assicura una crescita e uno sviluppo ottimale del vostro bambino, è specie specifico, caldo al punto giusto, contiene tutti i nutrienti nelle giuste proporzioni e si modifica in base ai bisogni di crescita del bambino.

Allattamento

Qual è la posizione migliore per allattare?
La posizione che vi proponiamo i primi giorni è la semi-reclinata, posizione comoda che sfrutta la gravità favorisce l’attivazione degli istinti innati di mamma e bambino.
Comunque sarete liberi e supportati nello scegliere la posizione più confortevole per voi.

Tra poco sarò mamma di due gemelli, come farò ad allattarli? Avrò abbastanza latte per entrambi?
Le mamme con due gemelli sono in grado di produrre latte sufficiente per garantire l’allattamento   esclusivo a entrambe i bambini.  Durante la degenza le mamme sono supportate sia nelle posizioni di attacco, cercando insieme la soluzione più giusta in base alle esigenze di tutti e tre.

Ho i capezzoli poco sporgenti come farò ad allattare?
I capezzoli poco sporgenti non pregiudicano l’avvio dell’allattamento.
Il bambino, infatti, non succhia solo il capezzolo, ma anche la porzione dell’areola circostante. Il capezzolo nelle settimane si modifica e se ci dovessero essere delle difficoltà daremo suggerimenti personalizzati per lei e il bambino.

Che igiene suggerite per il seno?

Il seno non richiede un’igiene particolare.
E’ sufficiente la normale quotidiana igiene del corpo. Non è necessario lavare il seno dopo ogni poppata.
Va evitato l’uso di creme, unguenti o saponi profumati perché la mammella è provvista di ghiandole sebacee che provvedono a una naturale idratazione, protezione e disinfezione dell’areola.

Devo controllare il respiro del mio bambino durante il sonno?

Non è necessario nessun monitoraggio del respiro durante il sonno.
E’ sufficiente attenersi ad alcune semplici regole suggerite dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) per ridurre il rischio della sindrome della morte improvvisa infantile (Sudden Infant Death Syndrome - SIDS):

  • porre il piccolo a pancia in su nel sonno;
  • non utilizzare un materasso morbido;
  • non usare coperte pesanti per coprire il neonato;
  • non utilizzare il cuscino;
  • suggerito condividere la stanza con i genitori ma non il letto;
  • non esporre il bambino al fumo passivo;

Che temperature dobbiamo tenere in casa?

La temperatura consigliata in casa è di 18- 20 gradi durante la stagione invernale, arieggiando spesso le stanze.

Una volta dimessa temo di trovarmi da sola. C’è qualcuno che mi potrà aiutare una volta arrivata a casa?

Il sostegno, la cura e la continuità assistenziale è garantita dalle strutture territoriali.
Concorderemo la dimissione e valuteremo insieme i tempi e i luoghi del primo controllo post dimissione ( es. Consultorio, pediatra ecc.).
Se ha piacere di partecipare il nostro reparto aderisce al progetto C.A.N. (corso di accompagnamento alla nascita) con un intervento infermieristico e medico sul neonato.

Posso effettuare la denuncia di nascita anche in ospedale?

Sì, dal martedì al venerdì dalle ore 11 alle ore 12 è possibile effettuare la denuncia di nascita nell’ufficio apposito situato nel reparto di Ostetricia.
Questa procedura va eseguita entro 3 giorni dal parto da uno dei genitori se coniugati (portando con sé l’attestato di nascita e documenti di entrambi) o da entrambi i genitori se non coniugati. Alla consegna dell’attestato l’ostetrica spiegherà tutte le modalità, allegherà un promemoria e le darà un appuntamento.
In alternativa (in caso di ufficio chiuso o per volontà dei genitori) la denuncia di nascita va eseguita presso l’anagrafe del Comune di residenza della madre o del Comune dove è avvenuto il parto.