Guida al ricovero

Raccomandazioni per la Paziente - domande e risposte

Questa guida si propone di aiutare la donna ad affrontare al meglio il percorso di cura all’interno dell’ospedale, l’intervento chirurgico e il rientro a domicilio.
Nell’opuscolo si trovano elencate alcune risposte alle domande più frequenti che le nostre utenti ci rivolgono. 

È importante giungere alle terapie mediche/intervento chirurgico nel migliore dei modi, sia dal punto di vista fisico che psicologico: le cure mediche associate ad una corretta alimentazione, all’attività̀ fisica e il mantenimento delle attività culturali/ricreative contribuiscono a preservare il benessere e l’equilibrio della persona e quindi ad affrontare al meglio il percorso della malattia in tutte le sue fasi. 

Le informazioni contenute in questo opuscolo non sostituiscono il colloquio diretto con il medico e con il personale del reparto di Ginecologia che sono a disposizione delle pazienti e dei loro familiari per consigli e chiarimenti. 

La paziente, dopo la visita presso l’Ambulatorio di Ginecologia verrà contattata telefonicamente dal personale dell’Ambulatorio pre-ricovero per concordare la data degli accertamenti preoperatori, la valutazione dell’iter diagnostico-terapeutico e l’inserimento in lista operatoria. 

Preparazione all'intervento

Come è possibile contattarvi in caso di necessità?
Padiglione 7 piano 3, pad.6 0432559653
Ambulatorio Pre-RICOVERO piano terra, ala sud, stanza 15 - 0432554192
Segreteria Area Ambulatoriale piano terra, ala sud, 0432559695

Come mi devo preparare all'intervento? 
Allo scopo di rendere più agevole la procedura di preparazione all’intervento chirurgico, La invitiamo cortesemente ad osservare le seguenti indicazioni: 

  • la sera precedente l’intervento eseguire doccia e lavaggio dei capelli, con particolare attenzione alla pulizia della zona ombelicale e genitale
  • rimuovere eventuale smalto dalle unghie di mani e piedi (anche eventuali unghie ricostruite)
  • la mattina dell’intervento non truccarsi, non usare creme, profumi o talco
  • togliere eventuali gioielli compreso il piercing

Per la preparazione intestinale e il digiuno preoperatorio seguire le indicazioni fornite dall’ambulatorio del prericovero.

Osservare rapporti protetti a partire dall’ultima mestruazione prima dell’intervento, se in età fertile. 

Devo avere un regime alimentare particolare prima dell’intervento?
Al momento della chiamata per l’intervento da parte dell’infermiera del pre-chirurgico Le verranno fornite delle indicazioni da seguire sia rispetto al regime alimentare indicato per il Suo tipo di intervento, sia circa l’inizio delle ore di digiuno preoperatorio necessarie (a seconda dell’ingresso in sala operatoria).

Organizzazione del reparto

Le informazioni principali sulla vita di reparto e le indicazioni sui vari momenti della giornata potranno essere utili alla paziente e ai suoi familiari, permettendo il miglior svolgimento delle attività, affinché gli accertamenti e le cure proposte possano produrre gli effetti desiderati. Per ogni dubbio potrà sempre rivolgersi al personale del reparto. 

A che ora sono previsti i pasti? 
Colazione: dalle ore 8.00 alle 8.30

Pranzo: dalle ore 12.00 alle 13.00  

Cena: dalle ore 18.00 alle 19.00 

(Durante la distribuzione dei pasti non è consentito sostare nei pressi del carrello vitto) 

Quali sono gli orari di visita? 
Giorni feriali dalle ore 13.00 alle 14.00 e dalle 19.00 alle 20.00

Giorni festivi dalle ore 10.30 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 20.00

È garantita l’apertura con accesso senza limite di tempo ed orario a una persona che accudisce il paziente (caregiver) previa indicazione del personale; fatta eccezione necessità di isolamento.

(Il rispetto degli orari e la presenza di un solo familiare o visitatore per paziente permette di garantire un più efficace e regolare svolgimento dell’attività assistenziale)

Come si devono comportare i visitatori? 
Si consiglia la presenza di un solo visitatore alla volta nelle stanze negli orari stabiliti per non recare disturbo alle altre pazienti e per limitare il rischio di infezioni.
I parenti sono pregati di non sostare nei corridoi per tutelare la privacy delle altre pazienti e permettere il regolare svolgimento delle attività di reparto. 

È buona norma usare il disinfettante delle mani all’entrata e all’uscita della camera di degenza per limitare il rischio di infezioni. Si prega di tenere basso il tono della voce e la suoneria del telefono cellulare.

Quando è possibile richiedere il certificato di degenza, certificato INPS? 
L’attestato di degenza può essere richiesto durante tutta la degenza in Reparto.
Il Certificato INPS va richiesto al momento del ricovero e non oltre le 24 ore successive: alla dimissione sarà l’infermiera/ostetrica consegnare il Certificato INPS con i giorni di prognosi. 

È importante comunicare variazioni di domicilio rispetto all’indirizzo di residenza ai fini della visita fiscale. 

Assistente sociale 
L’assistente sociale dell’Azienda Sanitaria è a disposizione per occuparsi di problemi di carattere sociale e/o assistenziale, per informazioni riguardo i Servizi Pubblici extra- ospedalieri e per l’inoltro di pratiche di vario genere. 

É presente una rete wireless? 
In reparto è possibile collegarsi gratuitamente ad Internet (rete gratuita Wi-Fi dell’Azienda Sanitaria “aoud-guest”.

Oggetti personali 
Si consiglia di non tenere documenti e oggetti di valore durante il periodo di degenza (il personale di reparto non prende in consegna denaro o oggetti di valore e non risponde di eventuali furti o smarrimenti). 

In caso di furto è possibile presentare la denuncia anche presso il Posto di Polizia situato all’interno del Policlinico 

Richiesta copia cartella clinica 
È possibile al momento della dimissione farne richiesta presso l’ufficio copie cartelle cliniche dell’Ospedale (0432/552207) compilando apposito modulo.

Ricovero ospedaliero

Quando avviene il ricovero? Dove si trova il reparto di degenza?

Il ricovero avviene il giorno stesso dell’intervento presso il Reparto di Ginecologia, pad. 7, terzo piano, secondo le modalità indicate dal personale infermieristico del pre-ricovero. Solitamente ci si presenta a digiuno alle ore 7.00

L’équipe infermieristica/ostetrica del reparto si prenderà cura di Lei e chiederà la sua collaborazione per assolvere le pratiche burocratiche e assistenziali per prima cosa le verrà chiesto la conferma dei suoi dati personali e cioè del nome del cognome e della data di nascita per apporle un braccialetto identificativo che lo indosserà per tutta la durata della degenza, poi Le verrà chiesto di firmare il consenso al ricovero e Le verrà consegnata una informativa per il trattamento dei dati personali. Contestualmente, e comunque non oltre le 24h dal ricovero, Lei potrà richiedere, se lavora, il rilascio del certificato INPS. E’ importante comunicare variazioni di domicilio rispetto all’indirizzo di residenza ai fini della visita fiscale. L’attestato di ricovero invece può essere richiesto durante tutta la degenza in reparto.                                                                                                    Effettuate queste procedure le verranno rilevati i parametri vitali e verranno rilevati peso e altezza per poter stabilire dosaggio dei farmaci ed identificare il Suo profilo nutrizionale attraverso il calcolo del BMI. Potrebbe essere necessario l’esecuzione di un ulteriore prelievo ematico. Per le donne in età fertile è previsto l’esecuzione di un test di gravidanza prima dell’intervento e l’infermiera Le chiederà qualche goccia di urina a questo scopo.

È importante in questa fase riferire al personale eventuali allergie/intolleranze farmacologiche e alimentari. Inoltre, Le verrà assegnato il letto e un armadietto nel quale riporre indumenti e oggetti personali (si raccomanda di portare pochi capi di vestiario data la scarsa capienza degli armadi).

Cosa devo fare prima di entrare in sala operatoria? 
Aiutata dal personale di reparto, si preparerà ad entrare in sala operatoria rimuovendo tutti gli indumenti, eventuali protesi, smalto, monili ed indossando un camicione e delle calze elastiche per prevenire le flebiti. Le calze elastocompressive potrebbero risultarle scomode o fastidiose ma dopo qualche ora Lei si abituerà e il beneficio che ne trarrà sarà comunque superiore poiché le consentiranno di ridurre notevolmente il rischio di eventi tromboembolici.             L’intervento chirurgico si svolgerà in mattinata, sulla base dell’ordine stabilito. Dovrete attendere con pazienza la chiamata in sala poiché tale momento non è sempre preventivabile potendo verificarsi la necessità di tempi maggiori per gli interventi in corso. È importante nel frattempo mantenere il digiuno e non allontanarsi dalla stanza. Arrivato il Suo turno di andare in sala operatoria, controlli di aver rimosso tutti i monili ed eventuali protesi dentarie mobili.      

E dopo l’intervento avrò dolore? 
Al rientro dalla sala operatoria l’equipe di reparto si farà carico dei suoi bisogni assistenziali per tutta la durata della degenza, incluso il controllo del dolore post-operatorio. 

Il dolore nel post-operatorio è sempre legato al tipo di intervento chirurgico, alla sede dello stesso ed alla tollerabilità individuale e con adeguata e personalizzata terapia, è possibile controllarlo fino alla sua scomparsa. Negli interventi complessi è, inoltre, possibile essere sottoposti ad un’analgesia endovenosa continua o per via peridurale. Per ottenere il miglior piano analgesico, il dolore sarà valutato secondo una scala da 0 a 10.

Durante il decorso post-operatorio, il personale Le domanderà più volte al giorno il Suo livello di dolore percepito: in base a questo Le verranno somministrati farmaci antidolorifici secondo schemi terapeutici già consolidati e personalizzati. Negli interventi più complessi per una migliore gestione del dolore potrebbe inoltre avere a disposizione dei dispositivi per il rilascio continuo di antidolorifico in vena o peridurale. Con la pompa analgesia paziente controllata (PCA) Lei avrà a disposizione un pulsante che potrà premere, se ha dolore, per il rilascio dell'antidolorifico. Il dispositivo ha un sistema di sicurezza che evita un eccessivo rilascio di farmaco.                                                                                                     Con la pompa per analgesia peridurale, impostata nei dosaggi dall’anestesista, l’antidolorifico verrà rilasciato in modo continuo attraverso un tubicino posizionato nella schiena. Le verrà inoltre fornita una copertura analgesica per via orale o endovena, che la aiuterà a coprire il dolore e che potrà proseguire poi anche a domicilio.

Quando potrò alzarmi dal letto?
Nell’immediato post-operatorio il primo obiettivo è quello di riacquistare al più presto la precedente autonomia: pertanto verrà aiutata dal personale infermieristico e di supporto in modo che dalla condizione di completa dipendenza dell’immediato post-operatorio possa raggiungere nel più breve tempo possibile la propria autonomia. La mobilizzazione è prevista il giorno successivo all’intervento chirurgico salvo diverse indicazioni mediche. La mobilizzazione precoce con la ripresa dell’attività motoria favoriscono il mantenimento del benessere psico-fisico riducendo i giorni di ricovero. 

Eseguire saltuariamente respiri profondi seguiti da qualche colpo di tosse, avendo cura di posizionare le mani sull’addome a protezione della ferita chirurgica. La tosse può provocare dolore: nonostante ciò, è utile eseguirla per mantenere pulite le vie aeree e ridurre il rischio di complicanze polmonari. 

Sarà compito del personale sanitario assisterla ed istruirla nei vari passaggi che la porteranno ed essere indipendente negli spostamenti in camera e nella deambulazione. Il cammino favorisce il transito intestinale, l’ossigenazione dei tessuti e il controllo del dolore. 

È perciò importante abbandonare il letto rapidamente e trascorrere progressivamente più tempo seduta in poltrona alternando questi momenti a fasi di cammino.
In base al tipo di intervento a cui si è stati sottoposti sarà necessario l’utilizzo di una pancera contenitiva per almeno 30-60 giorni; le calze elastiche dovranno essere mantenute per tutta la durata della degenza ed anche al rientro al domicilio fino al completamento della terapia eparinica sottocutanea. Per un cammino sicuro è necessario l’utilizzo di calzature chiuse. 

Avrò dei drenaggi all’uscita della sala operatoria? per quanti giorni dovrò mantenerli? 
È possibile che Lei abbia uno o più drenaggi all’uscita della sala operatoria per permettere di portare fuori dall’addome residui ematici. Si devono tenere per qualche giorno, a seconda delle quantità e della qualità del drenato. Sarà cura dell’équipe medica che La segue decidere i tempi della rimozione. 

La presenza del catetere e dei drenaggi non sono di impedimento alla mobilizzazione precoce. 

Quando potrò mangiare dopo l’intervento? 
La rialimentazione riprenderà al più presto possibile, di solito il giorno seguente all’intervento: colazione leggera con camomilla, tisana, fette biscottate/biscotti.
Nelle prime giornate post-operatorie verrà proposta una dieta speciale composta da cibi che sono altamente digeribili, ma che allo stesso tempo consentono un adeguato apporto calorico di fibre e di nutrienti necessari alla ripresa post-operatoria. 

Nelle giornate successive all’intervento si consiglia di assumere pasti piccoli e frequenti, mangiare lentamente a piccoli bocconi, rimanere seduti con il busto in posizione verticale per almeno 30-60 minuti e ridurre l’assunzione di liquidi durante il pasto preferendo il consumo di liquidi prima dei pasti. 

Se compaiono nausea e/o vomito sono da preferire cibi asciutti e salati, tisane o caramelle contenenti zenzero o lo stesso in polvere o disidratato: difatti lo zenzero si è dimostrato sicuro ed efficace nel trattamento di questi sintomi sia durante la gravidanza che in caso di chemioterapia e disturbi digestivi. Può essere utile, anche, il consumo di acque bicarbonato-calciche o naturalmente effervescenti e di chewing-gum per stimolare la peristalsi intestinale e favorire la ripresa della canalizzazione. 

Nel caso di insufficiente apporto nutrizionale potranno essere prescritti integratori alimentari con l’obiettivo di contrastare il rischio di malnutrizione. Nel caso di ridotto apporto nutrizionale sarà possibile avvalersi della consulenza di nutrizionisti/dietisti.

Quanti giorni dovrò essere ricoverata? 
La durata della degenza varia in base alla tipologia dell’intervento e del decorso post-operatorio: in media si considera dai 2 ai 10 giorni; qualora la degenza si prolunghi più del dovuto, potrebbe essere necessario il trasferimento in altro reparto o in struttura extra ospedaliera e il personale condividerà con lei questo percorso e procederà per la segnalazione di “dimissione protetta”.

Qualora fosse necessario, le daremo un appuntamento per la rimozione dei punti di sutura a circa 10 giorni dall’intervento presso l’ambulatorio dedicato (reparto di Ginecologia, 6 piano, ambulatorio Medicazioni), in tal caso si raccomanda di mantenere in sede i cerotti ed evitare di bagnare direttamente l’addome. In caso le fossero stati posizionati dei punti  riassorbibili, è importante che questi vengano medicati a giorni alterni a domicilio fino a completa caduta. Sono disponibili numerosi disinfettanti per eseguire questa procedura, le suggeriamo una sostanza a base di iodio (a meno che non abbia allergie allo iodio) oppure un disinfettante a base di Cloro che si trovano facilmente in farmacia.

Di solito quando avviene la dimissione? 
Di norma la dimissione avviene prevalentemente nel pomeriggio e la conferma viene data alla paziente e ai familiari la mattina stessa, dopo la visita medica. Ricordiamo di ritirare i documenti personali consegnati al momento del ricovero. 

All’atto della dimissione riceverà la lettera con: 

  • la descrizione dell’intervento e della degenza
  • le indicazioni terapeutiche da seguire al proprio domicilio
  • i farmaci prescritti le verranno consegnati al momento della dimissione
  • eventuale appuntamento presso l’ambulatorio di Ginecologica in caso di medicazioni della ferita

Dovrò continuare anche a casa la terapia eparinica? 

Nella maggior parte dei casi la terapia eparinica si continua a casa per un periodo variabile che dipende dal tipo di intervento eseguito e dal tipo di patologia e dalla commorbidità della paziente.
Nel caso necessiti di terapia con eparina al proprio domicilio, sarà cura del personale infermieristico dare a Lei/famigliari tutte le informazioni sulla tecnica dell’iniezione, per risolvere ogni eventuale dubbio. Queste le indicazioni di massima da osservare: 

  • la siringa pre-riempita è già pronta per essere iniettata
  • l’iniezione deve essere realizzata nel tessuto sottocutaneo, preferibilmente nella parte esterna della coscia oppure nella parte alta del braccio (deltoide);è consigliabile alternare le zone di iniezione
  • l’ago deve essere introdotto interamente, perpendicolarmente e non tangenzialmente, nello spessore di una plica cutanea realizzata tra pollice e l’indice dell’operatore
  • la plica deve essere mantenuta per l’intera durata della iniezione
  • se l’introduzione dell’ago ha determinato dolore vivo, ritirarlo e praticare l’iniezione in altro sito
  • al termine dell’iniezione estrarre velocemente ago, premere delicatamente con batuffolo senza strofinare. 

Il ritorno a casa

Ogni intervento richiede un suo periodo di convalescenza che è indispensabile!
Al rientro a casa la paziente può riprendere progressivamente la sua vita normale, ma senza aver fretta di riprendere subito tutte le attività. Durante la convalescenza si consiglia di osservare alcune regole comportamentali:

  • attenersi alle indicazioni ricevute al momento della dimissione e nella lettera;
  • assumere, quando prescritte, le terapie iniziate nel post-operatorio (antibiotico, eparina, antidolorifico, ecc...)
  • mantenere le calze elastiche (o gambaletti) fino al completamento della terapia eparinica e alla completa mobilizzazione.
  • utilizzare la pancera a strappo o una mutanda contenitiva per uno/due mesi dopo l’intervento (dove consigliata).

La ferita deve essere medicata?

Generalmente all’uscita dal reparto non c’è bisogno di una medicazione della ferita a domicilio. Le ferite sono coperte da cerottini (Steril Strip) con cui è possibile fare la doccia senza altra protezione. I cerottini si possono staccare e non vanno sostituiti. I punti possono essere riassorbibili oppure da rimuovere in ambulatorio nella prima visita di controllo dopo circa 1 mese dalla dimissione.

Le medicazioni sono da eseguire solo in caso di ferite umide che presentano delle secrezioni e saranno eseguite in ospedale come indicato nella lettera di dimissione o verrà attivato il servizio infermieristico domiciliare dove ritenuto necessario.

Quando potrò farmi la doccia?
Si può fare la doccia da subito, escludendo la vasca fino alla visita di controllo; lavarsi con detergenti intimi esterni, evitando lavande vaginali interne.

Quali potrebbero essere le complicanze a domicilio?
Rivolgersi all’ambulatorio di Ginecologia /Medico di base in caso di:

  • arrossamenti e perdite di liquido maleodorante nella sede della cicatrice o per via vaginale;
  • bruciore alla minzione e aumentata frequenza minzionale;
  • febbre alta (sopra ai 38,5 °C) durante la terapia antibiotica che non passa dopo l’assunzione di un antinfiammatorio (es. paracetamolo, ibuprofene...)
  • perdite di sangue persistenti o a carattere emorragico dalla vagina (sono normali per qualche giorno e comunque fino a 7 gg circa con tendenza a diminuire);
  • arti inferiori gonfi, edematosi e dolenti con variazioni di temperatura e colore tra arto e arto;
  • In caso di dubbi o problemi chiamare il numero 0432-559653 per concordare la necessità di anticipare il controllo post chirurgico.

Cosa potrò mangiare al rientro a casa?
A domicilio è raccomandata una progressiva reintroduzione graduale di tutti gli alimenti, con particolare attenzione al consumo dei vegetali (verdure, ortaggi e frutta).

Potrò fare attività fisica?
Svolgere regolare attività fisica è uno dei primi obiettivi da perseguire una volta rientrata a domicilio. Le attività devono essere praticate con giudizio e gradualità, in una forma adeguata alle proprie specifiche capacità e alle condizioni di salute. È comunque auspicabile riprendere a svolgere le proprie azioni quotidiane il prima possibile, evitando in tutti i modi l’inattività.

Dopo quanto tempo è possibile riprendere i rapporti sessuali?
A parte situazioni particolari, se la donna è stata sottoposta a un intervento minore potrà riprendere i rapporti sessuali dopo circa 15- 30 giorni; invece, per interventi maggiori (isterectomia, citoriduzioni, etc.) dopo circa 30-45 giorni, ma non prima della visita di controllo ginecologico.