Incontro sulla prevenzione del cancro colorettale: mercoledì 11 giugno a Tolmezzo
giovedì 5 giugno 2025
Presso la Sala Bergnach dell'Ospedale alle 20.30

Nel 2024 i numeri del cancro del colon in Italia riportano una stima di circa 48.700 nuove diagnosi, con una mortalità stimata di 24.200 decessi per il 2022. Lo screening mediante la ricerca del sangue occulto nelle feci è uno strumento di salute tanto più efficace quanto più è partecipato. Il suo scopo principale è intercettare le lesioni precancerose, rappresentate da polipi o tumori in una fase precoce di malattia, quindi più facilmente curabili.
“In Friuli Venezia Giulia, grazie anche al programma di screening avviato nel 2008 e agli elevati livelli di copertura della popolazione – afferma Francesco Gongolo, Direttore della SOSD Screening e Malattie Cronico-degenerative di ASUFC – la mortalità per il cancro colorettale si è ridotta negli ultimi 15 anni di oltre il 30% in entrambi i sessi (-32,2% nelle donne e – 37,1% negli uomini)”.
Nel 2024, in Friuli Venezia Giulia, il tasso di adesione all’invito per il test del sangue occulto nelle feci è stato del 53%. La maggior parte dei cittadini positivi al sangue occulto è stata sottoposta a colonscopia entro 30 giorni, e di essi il 30% presentava lesioni nel colon.
"Dai dati emersi – afferma Debora Berretti, Presidente regionale AIGO (Associazione Italiana Gastroenterologi ed Endoscopisti Ospedalieri) e Direttore della SOC di Gastroenterologia dell'Ospedale di Udine – si evince che in Friuli Venezia Giulia lo screening per il cancro colorettale è efficace in termini di equità e di esiti, ma c'è ancora molta strada da fare, soprattutto per quanto riguarda l'adesione.”
L'appuntamento è per mercoledì 11 giugno a Tolmezzo, presso la Sala Bergnach (Aula Magna) dell'Ospedale di Tolmezzo, dalle ore 20:30.
L'evento coinvolge anche il Responsabile Aziendale per lo Screening e un team di infermieri qualificati, con l’obiettivo di diffondere informazioni fondamentali riguardo alla prevenzione e alla diagnosi precoce di una delle malattie più temibili, ma che, se individuata tempestivamente, può essere trattata con successo.
“L'informazione è la chiave affinché il programma di screening venga accolto con serietà dalla popolazione. Dobbiamo superare paure e diffidenze, educando tutti a prendere parte attiva nella propria salute”, ha dichiarato Berretti.
Un aspetto fondamentale di queste iniziative è la collaborazione tra medici, infermieri e altri professionisti sanitari. “L'infermiere – afferma Arianna Martinis, Responsabile della Piattaforma Endoscopica di ASUFC – ha un ruolo cruciale nel processo di sensibilizzazione, fornendo supporto ai pazienti, rispondendo alle loro domande e assicurandosi che venga, ad esempio, effettuata una corretta preparazione alla colonscopia.”
Un invito, dunque, a partecipare all'incontro e a fare lo screening, per prendersi cura di sé e dei propri cari, con la consapevolezza che la prevenzione è il primo, fondamentale passo nella lotta contro il cancro.