Cittadini italiano all'estero in paesi non in convenzione

Prima della partenza per un Paese extra UE si consiglia di verificare l’eventuale presenza di convenzioni che garantiscano anche le cure in caso di temporaneo soggiorno (Paesi in convenzione) o se si rientra tra i soggetti tutelati per motivi di lavoro o di studio (Beneficiari dell'assistenza sanitaria all'estero), in caso contrario si ribadisce che non è prevista alcuna forma di tutela da parte del Servizio Sanitario Nazionale (SSN).

E’ esclusa anche la copertura delle prestazioni di pronto soccorso, quindi si consiglia di provvedere - prima della partenza - alla stipula di un’assicurazione sanitaria privata.

La copertura sanitaria può essere richiesta solo da cittadini italiani, che si recano per motivi di lavoro o con borsa di studio o per altri motivi specificati nel DPR n. 618 del 31 luglio 1980 nei Paesi al di fuori dell’Unione Europea e in cui non vigono accordi bilaterali in materia di assistenza sanitaria. L’assistenza è erogata in forma indiretta: l’assistito anticipa le spese e presenta la domanda di rimborso per il tramite della Rappresentanza diplomatica italiana all’estero entro il termine di tre mesi dalla data dell’ultima spesa per ciascun evento sanitario. 

Competete ad istruire la pratica di rimborso è l’Azienda Sanitaria di residenza dell’utente.