8 maggio 2022: giornata mondiale del tumore ovarico

 domenica 8 maggio 2022

L’8 maggio è la Giornata mondiale del carcinoma ovarico ed è un’occasione per fare il punto su questa neoplasia, l’ottava più comune nelle donne nel mondo, 5.200 le nuove diagnosi ogni anno in Italia, in maggioranza nelle over 40. Negli ultimi anni si sono fatti progressi enormi nella terapia e i Parp inibitori hanno dato risposte importanti, aprendo una nuova era in termini di allungamento della sopravvivenza e miglioramento della qualità di vita. La giornata del tumore ovarico è l’occasione per sensibilizzare le donne sulla informazione e sulla prevenzione, che oggi per la prima volta è possibile ipotizzare attraverso la ricostruzione della storia familiare delle pazienti e la esecuzione del test genetico BRCA. La chirurgia profilattica con asportazione delle ovaie e delle tube una volta completato il desiderio riproduttivo riduce in maniera drastica la comparsa di questa neoplasia. 
E in questo contesto, le piattaforme digitali, in grado di raggiungere potenzialmente tutte le donne, subentrano a pieno titolo nella informazione e nella gestione a tutto tondo della patologia. A Udine è partito il progetto “Accantoate”, una piattaforma digitale della Clinica Ostetrica e Ginecologica dell’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale (ASU FC) con 3 principali finalità: collaborare con il TERRITORIO, sviluppare la DIDATTICA, costruire una RETE FORMATIVA. Il nome nasce da una frase di Madre Teresa di Calcutta: “Non preoccuparti dei numeri, aiuta una persona alla volta e inizia con la persona Accanto a te”. Accantoate diventa quindi uno strumento interattivo per condividere informazioni utili con Colleghi, Medici di Medicina Generale e Pazienti, per stimolare l’interesse e la ricerca scientifica, e per continuare ad accrescere le conoscenze. 
Attraverso “Accantoate” sarà possibile scambiarsi informazioni sull’andamento della patologia: un filo invisibile, insomma, la coperta di Linus che rassicura la donna in una fase critica della sua vita. La piattaforma è in continua evoluzione ed il progetto prevede che i servizi contenuti vengano ampliati, per esempio con il monitoraggio della terapia, o che si possa raggiungere quelle donne che per vari motivi non hanno la possibilità di eseguire visite di screening e di prevenzione; con i nostri informatici ci stiamo lavorando e contiamo di essere a regime tra 3-4 mesi. 
La piattaforma non si vuole sostituire al medico ma vuole rappresentare un importante alleato alla sua attività, diventando una sorta di assistente virtuale che accompagna le pazienti rispondendo ai loro quesiti, condividendo informazioni di interesse e interagendo in maniera proattiva così da agevolare il percorso di cura.