Gemona: donazione di un ecografo portatile per i pazienti domiciliari dell’Alto Friuli da parte di Prima Cassa
mercoledì 15 maggio 2024
Venerdì 10 maggio 2024, nella sala Lodolo del Presidio Territoriale di Gemona del Friuli, è stata ufficiliazzata la consegna di un ecografo portatile donato al Distretto Sociosanitario del Gemonese, Canal del Ferro e Val Canale da parte della filiale di Gemona di Prima Cassa – Credito Cooperativo FVG.
“Ringrazio il Direttore della filiale di Gemona di Prima Cassa, dott. Ludwig Gubiani, il Presidente dell’Ente Obiettivo Benessere dott. Giuseppe Varisco e i loro collaboratori, per la gentile e preziosa donazione al personale del Distretto Sociosanitario” dichiara il Direttore Sanitario, dr. David Turello, che poi aggiunge: “Questo dispositivo (ecografo portatile VSCAN collegato con modalità WiF ad un tablet) consentirà di incrementare le potenzialità diagnostiche al letto del paziente nel proprio domicilio, senza la necessità di spostamenti evitabili verso Strutture Sanitarie (ospedale in primis); ciò nell’ottica di coniugare quanto più possibile equità di accesso e prossimità delle cure anche in favore degli utenti residenti nei centri logisticamente più lontani dal Presidio Territoriale di Gemona o di Tarvisio”.
Come rappresentato dal dr. Alessandro Cigalotto, specialista del Servizio Medico Mobile Territoriale (SMMT) operante nel territorio del Distretto Sociosanitario prevalentemente al domicilio di pazienti allettati, l’impiego routinario dello strumento sul territorio potrà consentire l’effettuazione di esami ecografici per finalità diagnostiche (ecografie addominali, toraciche, vascolari) ma anche terapeutiche (paracentesi evacuative, posizionamento di cateteri vascolari o vescicali) evitando il trasferimento in ospedale di soggetti allettati difficilmente trasportabili in oltre il 90% dei casi.
“A beneficiare dell’utilizzo dell’ecografo”, precisa Turello, “saranno soprattutto le categorie di pazienti considerate particolarmente “fragili”, ossia pazienti anziani con plurime patologie croniche e pazienti oncologici, vale a dire pazienti per i quali il contesto di cura e quello di vita coincidono e per i quali la disponibilità di specialisti e prestazioni di qualità bed-side può fare la differenza”.
“E’ anche grazie a partnership come queste”, conclude Turello, “che è possibile perseguire l’obiettivo di garantire ai nostri assistiti cure sicure e di qualità nei diversi contesti, incluso quello domiciliare, principale mission dell’Azienda Sanitaria Friuli Centrale”.