Ticket

Cos'è

Il ticket sanitario è una tassa ovvero una quota di partecipazione diretta dei cittadini alla spesa pubblica che gli utenti versano come contributo al costo associato ad una prestazione erogata dal Servizio Sanitario Nazionale.

I cittadini sono tenuti a corrispondere il ticket sanitario per prestazioni specialistiche (visite, esami strumentali e analisi di laboratorio), prestazioni di pronto soccorso, cure termali, farmaci.

Come si applica

Le tariffe sono individuate dal nomenclatore tariffario nazionale. Le Regioni, tuttavia, possono adottare propri nomenclatori tariffari e stabilire proprie tariffe.

L’importo del ticket varia in relazione al tipo di prestazione fino a un tetto massimo stabilito a livello nazionale di € 36,15 per ricetta che le Regioni possono mantenere invariato, diminuire o aumentare. 

Al ticket sanitario si somma un’ulteriore tariffa o quota aggiuntiva, che può essere:

  • fissa (quota fissa per ricetta) 
  • variabile (quota variabile), ovvero modulata su alcuni fattori come il costo della prestazione, il tipo di prestazione, le esenzioni, il reddito familiare e le condizioni di salute (ad esempio gravidanza) o sociali. 

In base alle disposizioni in materia di compartecipazione dei cittadini alla spesa sanitaria (D.L. n. 98 del 06 luglio 2011 e D.G.R. 297/15), dal 01 maggio 2015 il ticket si applica in Azienda con le seguenti modalità:

1. Accesso al pronto soccorso

  • Codici bianchi - gli utenti esenti non pagano ticket
  • Codici bianchi - gli utenti non esenti pagano una quota unica di € 25
  • Gli utenti di età inferiore a 14 anni non pagano il ticket.

2. Prestazioni di specialistica ambulatoriale

  • Gli utenti non esenti pagano il ticket sulla prestazione (fino a un tetto di € 36), più una quota aggiuntiva variabile da 0 a 20 € per ricetta (tetto massimo singola ricetta € 56)
  • Gli utenti non esenti con contributo sociale FVG pagano solo il ticket sulla prestazione (fino a un tetto di € 36)

Quando si paga

Il pagamento del ticket si effettua:

  • prima dell'esecuzione delle prestazioni di specialistica ambulatoriale
  • alla consegna del referto delle prestazioni di pronto soccorso o al massimo entro 15 giorni 

Il ticket sui farmaci

Il ticket sui farmaci è un importo che l'utente corrisponde al momento del ritiro della confezione di un medicinale prescritto su ricetta del servizio sanitario. L’importo e le modalità di applicazione variano da regione a regione; alcune regioni, come il Friuli Venezia Giulia, non lo applicano.

Categorie di farmaci fissate dalla legge sulle quali può gravare il ticket:

  • Fascia A: medicinali essenziali e per le malattie croniche. Normalmente sono gratuiti, completamente a carico del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). 
  • Fascia C: medicinali che non rientrano nella fascia A, non sono considerati essenziali, sono utilizzati per trattare patologie minori o di lieve entità. Sono a totale carico del cittadino e possono essere gravati da un ticket deciso a livello regionale.
  • Fascia C-bis: medicinali di automedicazione a totale carico del cittadino.

La stessa classificazione vale per i farmaci equivalenti (o generici), quelli contenenti gli stessi principi attivi degli "originali" ma prodotti da una diversa casa farmaceutica e di solito più economici. Se esiste un farmaco equivalente meno costoso rispetto a quello -di fascia A- prescritto dal medico e il cittadino sceglie comunque di acquistare quello originale, è tenuto a pagare la differenza di prezzo.

A prescindere dalla corresponsione del ticket, in tutte le regioni è richiesto a tutti i cittadini il pagamento della differenza tra il prezzo del farmaco acquistato ed il prezzo del farmaco equivalente.

Rimborso del ticket

Qualora si presenti la condizione per avere un rimborso della compartecipazione alla spesa sanitaria (Ticket) già pagata per motivazioni imputabili all’azienda quali: 

  • mancata erogazione e/o interruzione delle cure prescritte non riconducibili a rinuncia o rifiuto da parte dell'utente;
  • prestazione non effettuata su disposizione del Sanitario ma con pagamento ticket già eseguito al momento della prenotazione;
  • errori di trascrizione (dati anagrafici errati, dati clinici, esenzioni);
  • prestazione diversa da quella eseguita;
  • errore di incasso. 

L'utente può fare richiesta di rimborso entro 5 anni dal pagamento iniziale nel seguente modo:

  • utilizzando l’apposito modello, scaricabile e a disposizione dei cittadini presso i punti informazione, uffici CUP/cassa o presso i singoli ambulatori delle Aziende;
  • originale della ricevuta di pagamento nel caso di versamento del ticket;
  • copia della fattura, nota di credito, della nuova fattura (in caso di riemissione);
  • fattura in originale solo nel caso in cui la stessa contenga le motivazioni che portano al rimborso della prestazione;
  • delega scritta nel caso il reso avvenga a persona diversa dal beneficiario della prestazione o dall’intestatario della ricevuta/fattura;
  • dichiarazione del medico o della struttura di riferimento con indicazione di esame non eseguito o delle motivazioni che adducono al rimborso.

Il rimborso, se autorizzato, può essere effettuato direttamente all’utente, nel punto CUP di Sua scelta, o tramite bonifico bancario o postale.
La procedura prevede il rimborso con annullo del documento emesso.


ATTENZIONE
Il diritto dell'esenzione ticket per età/reddito non può essere fatto valere qualora la prestazione sia già stata erogata. Non è pertanto possibile richiedere il rimborso del ticket già pagato.