Donazione di organi
Il paziente con grave danno encefalico viene accolto in Rianimazione, reparto nel quale si erogano cure dette intensive la cui finalità è il sostegno delle funzioni vitali ed il miglioramento delle condizioni cliniche. Una minima quota di questi pazienti, nonostante l’intensità delle cure prestate, va incontro a morte cerebrale. In queste situazioni vi è la possibilità di donare gli organi a scopo di trapianto mediante segnalazione al Centro Regionale Trapianti.
La morte deve essere accertata da una Commissione Medico Legale formata da tre medici convocati dalla Direzione Medica dell’Ospedale.
Strutture
Al termine dell’accertamento della morte è possibile la donazione di organi e-o tessuti, presso le seguenti strutture:
Azienda Ospedaliero-Universitaria “Santa Maria della Misericordia” di Udine
- Anestesia e Rianimazione 1
- Anestesia e Rianimazione 2
- Clinica di Anestesia e Rianimazione
Azienda Ospedaliera “Santa Maria degli Angeli” di Pordenone
- Anestesia e Rianimazione
Azienda Ospedaliero-Universitaria "Ospedali Riuniti" di Trieste
- Istituto di Anestesia e Rianimazione - Ospedale di Cattinara
- Anestesia e Rianimazione - Ospedale Maggiore
IRCCS Burlo Garofalo, Trieste
- Anestesia e Rianimazione
Ospedale di Gorizia, ASS 2
- Anestesia e Rianimazione
Programma di supporto alle famiglie dei donatori di organi
Le famiglie di donatori di organi che lo desiderano, dopo circa un mese dalla donazione, possono ricevere informazioni sui trapianti effettuati in un incontro con il Coordinatore Regionale Trapianti. Il Centro Regionale Trapianti mette a disposizione delle famiglie dei donatori la psicologa e lo staff per fornire aiuto, informazioni e chiarimenti. Per dare garanzia di trasparenza al processo di donazione, la legge regionale prevede che il medico di famiglia, se i familiari lo riterranno opportuno, partecipi alle procedure di accertamento di morte.La Regione Friuli Venezia Giulia, con la finalità di dare un segnale di riconoscenza ai familiari dei donatori di organi, offre un contributo per le spese sostenute per il funerale. Il contributo viene erogato ai legittimi eredi del donatore. La famiglia, se ritiene opportuno, può devolvere tale rimborso in beneficenza.L’avvio delle procedure di rimborso si svolgono presso la Direzione Sanitaria dell’Ospedale presso il quale era ricoverato il congiunto.