Congedo per gravidanza a rischio
Cosa prevedono le norme
La maternità anticipata è un’anticipazione del congedo obbligatorio di maternità riconosciuta dalla legge (articoli 16 e 17 del D. Lgs. 151/2001 – Testo Unico maternità/paternità) nelle seguenti ipotesi:
a) nel caso di gravi complicanze della gravidanza o di preesistenti forme morbose che si presume possano essere aggravate dallo stato di gravidanza (a titolo di esempio, le cosiddette “gravidanze a rischio”);
b) quando le condizioni di lavoro o ambientali siano ritenute pregiudizievoli alla salute della donna o del bambino;
c) quando la lavoratrice addetta al trasporto e al sollevamento pesi, nonché a lavori pericolosi faticosi e insalubri, non possa essere spostata ad altre mansioni.
Chi autorizza
Con l’entrata in vigore del “Decreto Semplificazioni” D.L. 9 febbraio 2012, n. 5, la competenza al rilascio dell’autorizzazione per l’astensione anticipata dal lavoro per maternità è suddivisa tra Azienda Sanitaria e Direzione territoriale del Lavoro.
- L’Azienda Sanitaria rilascia l’autorizzazione solo in presenza di gravi complicanze della gravidanza o di preesistenti forme morbose che si presume possano essere aggravate dallo stato di gravidanza (gravidanze a rischio)
- Direzione territoriale del Lavoro rilascia le certificazioni quando
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le condizioni di lavoro o ambientali siano ritenute pregiudizievoli alla salute della donna o del bambino;
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la lavoratrice addetta al trasporto e al sollevamento pesi, nonché a lavori pericolosi faticosi e insalubri, non possa essere spostata ad altre mansioni.
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Chi può accedere
Il congedo anticipato spetta a tutte le lavoratrici dipendenti incluse le lavoratrici agricole e domestiche.
Negli altri casi (ad esempio lavoratrici autonome o in disoccupazione) per sapere con esattezza se la propria posizione lavorativa sia compatibile con la richiesta di congedo anticipato per maternità è necessario rivolgersi all’INPS.
Quando si può chiedere l'astensione dal lavoro
La donna può chiedere prima del settimo-ottavo mese di gestazione, l'astensione dal lavoro in caso di:
- gravidanza a rischio
- condizioni di lavoro o ambientali dannose per la salute della donna o del bimbo
- trasporto o sollevamento pesi
- altri lavori pericolosi, faticosi o insalubri senza possibilità di spostamento.
Gravidanza a rischio
La lavoratrice madre che presenti complicanze durante il periodo di gravidanza, può presentare all’Azienda Sanitaria, domanda di astensione per gravidanza a rischio corredata da un certificato medico redatto da un ginecologo del SSN o da un ginecologo convenzionato.
Il certificato può essere redatto anche da uno specialista privato, in questo caso dovrà essere convalidato da visita medico-legale.
La certificazione deve indicare esattamente:
- la patologia di cui soffre la lavoratrice,
- la data presunta del parto
- il periodo di interdizione dal lavoro consigliato.
Esaminata la documentazione presentata e la regolarità della domanda, l'Azienda Sanitaria dispone l’interdizione dal lavoro per il periodo indicato e ne informa la gestante ed il datore di lavoro.
Dove si presenta
La domanda per ottenere l’astensione per gravi complicanze della gestazione, si presenta, corredata dalla certificazione specialistica in originale:
- di persona
- tramite una persona delegata munita di delega fotocopia della carta d’identità della gestante e della persona delegata.